Le nuove regole, i limiti di temperatura e i consigli per risparmiare (senza litigare in assemblea)
Il ritorno del calore: ma con nuove regole
Ogni autunno, nei condomìni italiani, il tema è sempre lo stesso: “Quando si accende il riscaldamento?”
E puntuale come il freddo che arriva, anche nel 2025 il dibattito si accende prima dei termosifoni.
Quest’anno, però, le regole cambiano ancora una volta — con differenze tra zone climatiche, obblighi di efficienza e limiti più rigidi per i consumi energetici.
La data di accensione del riscaldamento 2025 varia infatti da città a città, come stabilito dal D.P.R. 412/1993, aggiornato dalle più recenti direttive sul risparmio energetico.
E se pensate che “tanto decide l’amministratore”, vi sbagliate: la legge stabilisce con precisione le ore giornaliere e i periodi massimi in cui i termosifoni condominiali possono restare accesi.
Le date di accensione: zona per zona
Per l’accensione del riscaldamento 2025, il territorio italiano è diviso in sei zone climatiche, dalla A (la più calda) alla F (la più fredda).
Ecco un riepilogo chiaro:
- Zona A (Lampedusa, Porto Empedocle): dal 1° dicembre al 15 marzo, massimo 6 ore al giorno.
- Zona B (Catania, Palermo, Reggio Calabria): dal 1° dicembre al 31 marzo, massimo 8 ore al giorno.
- Zona C (Napoli, Bari, Cagliari): dal 15 novembre al 31 marzo, massimo 10 ore al giorno.
- Zona D (Roma, Firenze, Genova): dal 1° novembre al 15 aprile, massimo 12 ore al giorno.
- Zona E (Milano, Torino, Bologna, Varese): dal 15 ottobre al 15 aprile, massimo 14 ore al giorno.
- Zona F (Cuneo, Belluno): nessun limite di orario o periodo, a causa del clima particolarmente rigido.
Come sempre, i Comuni possono anticipare o posticipare l’accensione in caso di ondate di freddo o emergenze climatiche, ma solo con ordinanza specifica del sindaco.
👉 Leggi anche: “Riscaldamento centralizzato: conviene davvero?”
Cosa cambia per i condomini nel 2025
Nel 2025, l’obiettivo del Governo è chiaro: ridurre i consumi e migliorare l’efficienza energetica dei condomini.
Non solo per risparmiare sulle bollette, ma anche per centrare gli obiettivi europei del Green Deal.
Per questo, la legge introduce o rafforza alcune regole:
- Limite massimo di temperatura interna: 19°C (+2 di tolleranza).
- Contabilizzazione del calore obbligatoria: ogni appartamento deve avere valvole termostatiche o sistemi di ripartizione individuale.
- Divieto di accensione anticipata non autorizzata: i condomini che “forzano” l’impianto rischiano multe da 500 a 3.000 euro.
- Obbligo di manutenzione periodica della caldaia centralizzata, con registrazione nel libretto d’impianto.
Ma il vero nodo resta la convivenza condominiale.
Chi decide quando accendere, spegnere o modificare le ore di riscaldamento?
La risposta è nell’assemblea: l’amministratore propone, ma sono i condomini a deliberare.
Riscaldamento condominiale vs autonomo: chi vince davvero?
Ogni anno si riaccende anche il solito dibattito: meglio il riscaldamento centralizzato o quello autonomo?
La risposta non è univoca, ma dipende da come viene gestito l’impianto.
- Il riscaldamento centralizzato, se ben tarato e con contabilizzazione individuale, può essere più efficiente e meno costoso.
- L’impianto autonomo, invece, dà libertà totale ma implica spese di manutenzione e controlli individuali.
Attenzione, però: non sempre si può staccarsi dal riscaldamento centralizzato.
Secondo la Cassazione (sentenza n. 20994/2021), il distacco è possibile solo se non si provoca squilibrio termico all’impianto comune.
In caso contrario, anche chi si è staccato deve continuare a contribuire alle spese generali.
👉 Leggi anche: “Caldaia autonoma e impianto centralizzato: chi deve pagare?”
Bollette del riscaldamento: come risparmiare senza rinunciare al comfort
Con i prezzi dell’energia ancora alti, risparmiare è diventato un dovere civile (oltre che economico).
Ecco qualche consiglio pratico per abbattere i costi del riscaldamento condominiale:
- Sfiata i termosifoni prima dell’accensione per migliorare la resa.
- Installa valvole termostatiche intelligenti e programmabili.
- Chiudi le tapparelle di notte per trattenere il calore.
- Evita di coprire i termosifoni con tende o mobili.
- Non esagerare con la temperatura: ogni grado in più aumenta i consumi del 7%.
- Investi in cappotti termici e infissi isolanti, sfruttando bonus edilizi e detrazioni fiscali.
Il ruolo dell’amministratore condominiale
L’amministratore è il custode del buon funzionamento dell’impianto di riscaldamento.
Spetta a lui:
- programmare la manutenzione ordinaria e straordinaria,
- verificare i contratti di fornitura del gas,
- controllare il rispetto delle norme di sicurezza,
- aggiornare il libretto d’impianto,
- e — non da ultimo — informare tempestivamente i condomini su eventuali modifiche alle date di accensione o spegnimento.
Un amministratore preparato non è solo un burocrate, ma un vero gestore energetico del condominio, capace di coniugare comfort e sostenibilità.
Efficienza energetica e futuro dei condomini
L’accensione del riscaldamento 2025 non è solo una scadenza stagionale, ma un’occasione per ripensare la gestione energetica dei condomìni italiani.
La transizione ecologica passa anche da qui: coibentare, ottimizzare, ridurre gli sprechi, migliorare la consapevolezza.
L’Unione Europea spinge verso edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building), e questo significa che anche i condomini dovranno progressivamente adeguarsi.
Chi investe oggi in efficienza, domani risparmia e aumenta il valore del proprio immobile.
Conclusione: scaldare le case, non le bollette
La sfida del 2025 sarà trovare l’equilibrio tra comfort e sostenibilità.
L’obiettivo non è rinunciare al calore, ma usarlo meglio.
Ogni condominio è una piccola centrale energetica, e la differenza la fa la consapevolezza con cui viene gestita.
Come spesso ricordiamo su Benvenuti in Condominio, il vero risparmio non nasce dal freddo, ma dall’intelligenza.
Un impianto ben curato, una buona comunicazione tra condomini e un amministratore competente possono trasformare il riscaldamento in un alleato, non in un nemico.
📩 Hai già acceso i termosifoni?
Raccontaci com’è la situazione nel tuo condominio!
Commenta l’articolo su www.benvenutiincondominio.it o iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti, consigli pratici e guide sulla vita in condominio.
👉 Iscriviti subito alla newsletter
Redazione