martedì, 18 novembre 2025

Rimani sempre aggiornato

Ricevi le principali novità sul Condominio in tempo reale direttamente nella tua casella email. Iscriviti gratuitamente agli aggiornamenti di Benvenuti in Condominio

ULTIMI ARTICOLI

Assemblee condominiali da pazzi!

Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Email

Le decisioni più assurde mai approvate

Introduzione: quando il condominio diventa un teatro dell’assurdo

Chi vive in condominio lo sa: l’assemblea condominiale è un evento che può andare in due direzioni.
O fila liscia (caso raro, quasi mitologico), oppure scivola in una spirale di follia dove il buon senso prende l’ascensore e scende al piano terra.

Dovrebbe essere un momento di confronto civile, ma spesso diventa un palcoscenico dove si esibiscono gli attori più improbabili della vita quotidiana:

  • Il condomino giurista, pronto a citare articoli del codice civile “a memoria”… ma sbagliando sempre il numero.
  • Il vicino vendicativo, che vota contro ogni proposta solo perché l’altro “l’anno scorso non ha pulito la grondaia”.
  • Il pacificatore zen, che finisce sempre per alzare la voce “ma con calma”.

E così, tra delibere, urla e risate, nascono le decisioni condominiali più assurde.
Decisioni che nessun avvocato prenderebbe sul serio, ma che vengono approvate lo stesso.
Perché il condominio, diciamolo, non è solo un luogo fisico: è un esperimento sociale permanente.

Quando la logica si ferma alla porta del condominio

In teoria, il regolamento condominiale dovrebbe garantire armonia e ordine.
In pratica, però, a volte diventa una raccolta di norme degne di un romanzo di Kafka.
Vediamone alcune — tutte vere, segnalate nel tempo da lettori di Benvenuti in Condominio o da amministratori di lunga esperienza.

1. “È vietato cucinare con l’aglio dopo le 20”

Siamo a Bologna. Un condominio di otto appartamenti, scale profumate e naso fine.
Durante una riunione, una condomina dichiara:

“Non se ne può più di certi odori, è impossibile dormire con l’aglio che sale dalle scale!”

Dopo mezz’ora di discussione, l’assemblea — con voto a maggioranza — approva un divieto di cucinare piatti con aglio o cipolla dopo le 20.
Ovviamente la delibera è nulla (nessuna legge può vietare la carbonara notturna).
Ma per settimane il condominio è vissuto nel terrore dell’odore.

👉 Approfondisci: “Odori in condominio: cosa dice la legge e come difendersi”

2. “Chi batte i tappeti paga una multa da 10 euro”

A Varese, invece, un condominio anni ’70 decide di multare chi scuote i tappeti dal balcone.
Fin qui nulla di strano: il Codice Civile (art. 844) vieta effettivamente comportamenti che disturbano gli altri.
Ma la delibera andava oltre:

“Chi batte tappeti, cuscini o piumoni dal balcone paga una multa di 10 euro, raddoppiata se lo fa di domenica.”

Inutile dire che l’amministratore si è rifiutato di applicare la sanzione.
Ma qualcuno — giura la portinaia — ha davvero lasciato 20 euro in busta anonima “per la pace condominiale”.

3. “Barbecue sì, ma solo con salsicce di pollo”

In un condominio romano con cortile in comune, un condomino vegetariano protesta contro il fumo delle grigliate.
La mediazione? Una delibera surreale:

“È consentito fare barbecue nel cortile solo con carne bianca o verdure.”

Il compromesso non ha risolto il problema: da allora, il cortile è diviso in due fazioni.
I “vegetalisti” da un lato, i “braciolisti” dall’altro.
E qualcuno, raccontano, ha iniziato a fare grigliate… di tofu affumicato.

4. “Si vota il colore del gatto del cortile”

Sembra una barzelletta, ma è accaduto in provincia di Brescia.
Un gruppo di condomini, stanchi di vedere il “gatto randagio ufficiale del condominio” entrare in cortile, decide di… adottarlo.
Il problema? Il colore del pelo.
“Il bianco porta sfortuna”, dice qualcuno.
“Allora lo tingiamo di nero”, propone un altro.
Alla fine, l’assemblea vota per un gatto grigio, “colore neutro”.
Fortunatamente, il felino ha ignorato la delibera e continua a dormire dove vuole.

👉 Leggi anche: “Animali in condominio: diritti, limiti e curiosità”

5. “L’ascensore solo per chi paga il condominio puntuale”

Un classico delle decisioni condominiali assurde.
In un palazzo di Firenze, qualcuno propone di vietare l’uso dell’ascensore ai morosi.
“Chi non paga, fa le scale”, recita la mozione.
Il problema? Il diritto di accesso alle parti comuni è tutelato dalla legge.
L’amministratore spiega che una simile decisione è illegittima.
Ma la delibera viene comunque approvata.
Morale: l’ascensore funziona solo a metà… perché nessuno paga più il tecnico per principio.

Il “voto di protesta”: quando l’assemblea diventa un ring

Molte decisioni strampalate non nascono da cattiveria, ma da ripicche condominiali.
Il vicino del terzo ha votato contro i lavori al tetto? Allora io voterò contro il suo posto bici.
Quello del primo ha criticato la pulizia? Allora niente fiori nel giardino comune.

Questo “effetto domino” trasforma le assemblee in gare di ostruzionismo, dove ogni delibera è un messaggio in codice.
Un amministratore milanese ci ha raccontato un aneddoto emblematico:

“Una volta hanno approvato l’acquisto di un orologio da parete da 500 euro per la portineria. Nessuno lo voleva, ma lo hanno votato per fare dispetto a chi chiedeva di risparmiare sulla carta igienica dei bagni comuni.”

Ecco, il buon senso condominiale spesso muore così: tra vendette piccole e decisioni gigantesche.

Quando la legge bussa alla porta (e annulla tutto)

Molte di queste delibere finiscono annullate.
Il Codice Civile, infatti, pone limiti chiari alle decisioni dell’assemblea condominiale:

  • Devono rispettare le norme imperative (art. 1138).
  • Non possono ledere i diritti dei singoli.
  • Devono essere approvate con le maggioranze corrette.

Tutte le decisioni “creative” (come vietare la musica o scegliere il colore dei gatti) sono nulle o annullabili.
Eppure, restano un pezzo di folklore italiano.
Come se il condominio fosse un piccolo Parlamento, dove ogni proposta — per quanto folle — ha diritto di essere discussa.

Le assemblee virtuose (sì, esistono!)

Non tutte le storie sono grottesche, per fortuna.
Ci sono condomìni dove le assemblee diventano momenti di vera collaborazione.
A Gallarate, per esempio, un gruppo di condomini ha deliberato di creare un fondo di solidarietà per aiutare chi si trovava in difficoltà economica a pagare le spese comuni.
A Modena, un altro condominio ha deciso di sostituire la riunione tradizionale con un “aperitivo assembleare”: decisioni prese tra tartine e risate, con risultati eccellenti.

👉 Approfondisci: “Solidarietà condominiale: esempi di comunità virtuose”

Il condominio come microcosmo dell’Italia

Se ci pensiamo bene, le decisioni condominiali assurde sono lo specchio perfetto dell’Italia.
C’è creatività, improvvisazione, emotività e un pizzico di anarchia.
Ma anche un fondo di umanità: perché dietro ogni voto, anche il più folle, c’è una persona che cerca di difendere il proprio spazio, il proprio silenzio, la propria libertà.

Il condominio è, in piccolo, una democrazia rumorosa:
tutti parlano, pochi ascoltano, ma alla fine — miracolosamente — qualcosa funziona.

Conclusione: un invito al buon senso (e al sorriso)

Scherzi a parte, vivere in condominio è un’arte fatta di compromessi.
Le assemblee possono essere estenuanti, ma anche divertenti se affrontate con spirito costruttivo.
E ricordate: la prossima volta che vi sembra di assistere a una decisione folle, fermatevi un attimo.
Magari, tra le righe, c’è solo il bisogno di essere ascoltati.

Perché in fondo, tra un litigio per i fiori sul balcone e un voto sulla pulizia delle scale,
il condominio rimane la più umana delle istituzioni italiane.

📩 Raccontaci la tua assemblea più folle!
Hai vissuto una delibera assurda o una riunione da dimenticare? Scrivila nei commenti o inviala a redazione@benvenutiincondominio.it.

👉 Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere ogni settimana notizie, curiosità e consigli per vivere (bene) la tua vita in condominio!

Redazione

10-12 OTTOBRE | VARESE - Palazzo Estense

1° EDIZIONE

Il Villaggio del Condominio

VI ASPETTIAMO IN FIERA!