Introduzione: perché – anche noi – dobbiamo fare la nostra parte
Il silenzio regna quando si pensava al condominio come semplice insieme di appartamenti. Poi è arrivata l’Agenda 2030 dell’ONU e ha fatto irruzione nel quotidiano: ogni edificio può fare qualcosa per il pianeta. Secondo il rapporto ASviS, l’Italia ha recuperato terreno rispetto al 2021, ma resta al diciannovesimo posto in Europa negli SDGs: non è un ritardo comico, è un campanello d’allarme. Se però i condomìni agiscono in gruppo – come organismi intelligenti – il risultato può essere davvero concreto
Il condominio medio non è un problema: è una risorsa. Per ambienti, energia, rifiuti. Basta volerlo e organizzarsi: perchè l’abitare sostenibile è più che un’espressione eleganti. È un dovere verso sé stessi, ma soprattutto verso chi viene dopo.
Una vittoria invisibile: esempi concreti
Milano, 2023–24: un edificio anni ’70 di 24 unità ha installato pannelli fotovoltaici sul tetto per coprire le utenze comuni, rifatto gli infissi e applicato un cappotto termico, integrando un sistema di gestione digitale dei consumi. Esito? Bollette ridotte del 35%, valore delle singole unità +12%, clima condominiale più collaborativo
Torino, Condominio 25 Verde: con 150 alberi ad alto fusto, verde pensile e gestione dell’acqua piovana, assorbe circa 150 litri di CO₂ l’ora e migliora la qualità dell’aria in modo naturale. Un modello per grandi edifici e per ambizioni piccoli
Idee pratiche per il condominio ecosostenibile (e vantaggioso)
#### 1. Integrare i pannelli fotovoltaici
Non serve essere esperti: occorre proporlo in assemblea, predisporre un progetto che rispetti gli spazi comuni, e discutere di una spartizione equa tra i condomini naturalmente più esposti al sole. Chi occupa più superficie sul tetto non può bloccare l’accesso a tutti gli altri
#### 2. Migliorare isolamento e infissi
Investire in un cappotto termico, o ripensare gli infissi, non è lusso: è una strategia di lungo termine che abbassa consumi e migliora comfort. Rafforza l’edificio contro il calore o il freddo e aiuta l’edilizia a valorizzarsi eco.
#### 3. Gestione dell’acqua e raccolta differenziata
Installare addolcitori, sistemi di recupero dell’acqua piovana, o sostituire la plastica con bottiglie di vetro o erogatori d’acqua condivisi riduce sprechi e rinnova l’immagine condominiale. Molti condomìni hanno già risparmiato centinaia di euro all’anno grazie a una casa dell’acqua condominiale
#### 4. Verde urbano e balconi condivisi
Anche piccole soluzioni – orti sul terrazzo, aiuole comuni o piante riparatrici del calore – possono rendere l’aria più respirabile, lo spazio più vivo e il condominio più attrattivo, fisicamente ed economicamente
#### 5. Mobilità sostenibile
Prevedere stalli bici, incentivi per car sharing, o installare colonnine di ricarica per auto elettriche è logico, oltre che conveniente: riduce traffico, emissioni e rivaluta l’immobile in città che cercano un equilibrio ambientale
#### 6. Gestione digitale e sensori
Domotica per luci comuni, sensori per l’illuminazione, termostati intelligenti o dashboard di monitoraggio consentono di controllare consumi e costi in tempo reale. Il condominio diviene smart e moderno, non solo termicamente.
L’assemblea come palestra di sostenibilità
Se il condominio funziona: è merito dell’assemblea. Serve:
- Deliberare un piano condominiale di sostenibilità, condiviso da tutti, con piccoli step attuabili.
- Raccogliere proposte concrete: chi vuole pannelli, chi propone orto condiviso, chi il car sharing.
- Budget e incentivi trasparenti: gli incentivi Ecobonus o Bonus Barriere Architettoniche non devono essere un miraggio.
Alla fine, anche il più piccolo investimento – se condiviso – diventa una conquista ambientale, economica e relazionale.
Barriere e soluzioni possibili
Non tutti i condomìni hanno spazi per un giardino o tetti soleggiati. Molti sono edifici storici con vincoli tecnici. In questi casi si può puntare su:
- coibentazioni interne,
- finestre a taglio termico,
- illuminazione LED,
- behavior change: spegnere luci comuni non necessarie, lavatrici in orari strategici, ventilazione naturale.
E se l’accesso a incentivi statali è limitato, si può lavorare su educazione ambientale interna, newsletter, workshop o app condivise tra condomini: il vero cambiamento parte dalla cultura.
Il condominio come co-residenza rivoluzionaria
Pensare il condominio come una comunità di risorse condivise, non solo di unità immobiliari separate, significa fare aspirare alla coresidenza e alla mutualità: orti urbani, acquisti condivisi, servizi ciclabili o elettrici condominiali
Non è utopia: è il modello perfetto per ridurre l’impronta ecologica, risparmiare soldi e migliorare la convivenza. Ogni condomino diventa consapevole, ogni assemblea un’occasione.
Conclusione: il condominio che cambia il mondo
Non serve essere architetti o super esperti: basta volontà, dialogo e un po’ di strategia. Un piccolo condominio può diventare un modello di sostenibilità in miniatura. Dove ogni pratica – dal risparmio energetico al verde pensile – genera economia, benessere e valore condiviso.
E se l’Italia è ancora sotto la media europea sugli SDGs, i condomìni possono trainare il cambiamento. Il condominio non vive solo di millesimi, ma può prosperare con millesimi di risparmio, amicizia e futuro verde.
A.L-Condominio green: come cambiare il mondo cominciando dal proprio stabile