martedì, 18 novembre 2025

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Droga in condominio: chi paga davvero le conseguenze?

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Un ritrovamento di droga nel cortile di un condominio a Merano ha riacceso i riflettori su un tema delicatissimo: la sicurezza in condominio. Non si tratta solo di cronaca nera, ma di una questione che tocca da vicino migliaia di famiglie in tutta Italia. Perché, se è vero che il condominio è prima di tutto casa, è altrettanto vero che oggi deve fare i conti con rischi che vanno ben oltre le discussioni sulle spese condominiali o sulle infiltrazioni dal tetto.

La vicenda è emblematica: i carabinieri hanno trovato sostanze stupefacenti abbandonate proprio nello spazio comune, un cortile che dovrebbe essere luogo di gioco per i bambini o di relax per gli adulti. Ma quando accadono episodi simili, chi risponde? È responsabilità solo delle forze dell’ordine, o anche l’assemblea condominiale e l’amministratore di condominio hanno un ruolo da giocare?

Questa domanda ci porta a una riflessione più ampia: cosa può fare un condominio medio per prevenire e gestire episodi che mettono a rischio la sicurezza condominiale e la serenità dei residenti?

Sicurezza in condominio: un problema collettivo

Quando parliamo di droga in condominio, il rischio non è solo penale o di ordine pubblico. È prima di tutto un tema di convivenza. Il condominio non è un luogo astratto: è fatto di scale, cortili, garage, tetti, spazi comuni. E questi spazi, troppo spesso trascurati, diventano zone grigie, perfette per attività illecite.

Molti condomini si accorgono dei problemi solo quando è troppo tardi. Ma la sicurezza, al pari delle pulizie o della manutenzione dell’ascensore, dovrebbe essere all’ordine del giorno.

👉 Approfondisci: Furti in condominio: quando la paura cresce e cosa fare.

Assemblea condominiale: il luogo delle decisioni

Ogni volta che si parla di sicurezza, si rischia di scaricare la responsabilità solo su forze dell’ordine o amministratore. Ma la verità è che il primo strumento a disposizione dei condomini è l’assemblea condominiale.

Videosorveglianza e controllo degli accessi

Un tema cruciale riguarda la videosorveglianza condominiale. Le telecamere negli spazi comuni non solo scoraggiano comportamenti illeciti, ma aiutano le forze dell’ordine nelle indagini. L’assemblea può deliberare l’installazione con le maggioranze previste dal Codice Civile.

Illuminazione e manutenzione

Un cortile buio e trascurato diventa terreno fertile per attività sospette. Investire in impianti di illuminazione efficienti e in una buona manutenzione degli spazi comuni è il primo passo per aumentare la sicurezza.

Amministratore di condominio: garante anche della sicurezza?

L’amministratore di condominio non è un poliziotto, ma ha un ruolo chiave nella prevenzione. Non può sostituirsi alle forze dell’ordine, ma può:

  • segnalare situazioni sospette all’assemblea e alle autorità;
  • proporre soluzioni concrete in tema di sicurezza;
  • garantire che le parti comuni siano gestite in modo da ridurre i rischi (porte chiuse, cancelli funzionanti, manutenzione regolare).

👉 Vedi anche: Perché scegliere un amministratore ben formato cambia la vita alla tua comunità.

La responsabilità civile in caso di danni

Qui entriamo in un terreno più complesso: la responsabilità civile del condominio. Se un episodio di spaccio o abbandono di droga provoca un danno (ad esempio un incidente in cortile o un’aggressione), può il condominio essere chiamato a rispondere?

Polizza condominiale e limiti

La polizza condominiale, spesso vista come un costo inutile, diventa fondamentale in questi casi. La Globale Fabbricati copre danni a persone e cose provenienti dalle parti comuni. Ma attenzione: non copre attività criminali né danni derivanti da uso illecito degli spazi.

👉 Leggi anche: La verità che nessuno vi dice sulla polizza condominiale.

Il ruolo dei condomini: non girarsi dall’altra parte

Spesso si pensa che “non sia affar nostro”. E invece lo è. La sicurezza condominiale dipende anche dal comportamento quotidiano di chi ci vive. Segnalare movimenti sospetti, chiudere sempre portoni e cancelli, non lasciare oggetti incustoditi nelle aree comuni: piccoli gesti che fanno la differenza.

Un condominio in cui i residenti sono attenti e collaborativi è meno esposto a fenomeni criminali.

Prevenzione sociale: la chiave del condominio solidale

Un aspetto interessante, spesso sottovalutato, è la dimensione sociale. La droga attecchisce nei luoghi abbandonati, negli spazi lasciati vuoti, nei cortili dove nessuno si ferma più a chiacchierare.

Promuovere iniziative di socialità, eventi, momenti di incontro può rendere il condominio meno vulnerabile. Laddove c’è vita di comunità, c’è meno spazio per degrado e illegalità.

👉 Leggi: Condominio solidale: la rivoluzione che parte da Soliera.

Le istituzioni e il sostegno ai condomini

Non possiamo dimenticare che il tema della droga nei condomini riguarda anche le istituzioni. Molti comuni italiani hanno attivato programmi di sicurezza urbana partecipata, che includono anche i condomini come attori sociali.

Collaborare con le autorità locali, partecipare a progetti di prevenzione, aderire a iniziative di controllo di vicinato: sono strumenti che rafforzano il senso di comunità e la tutela reciproca.

Conclusione

Il caso di Merano ci ricorda che il condominio non è un mondo chiuso: è parte della società e riflette i suoi problemi, dalla crisi economica alla sicurezza urbana. Episodi come il ritrovamento di droga in cortile ci fanno paura, certo, ma devono anche spingerci a reagire.

La risposta non è solo nelle mani delle forze dell’ordine, ma anche nella capacità dei condomini di organizzarsi, collaborare e responsabilizzarsi. Un condominio sicuro è possibile se ciascuno fa la propria parte: dall’amministratore attento ai condomini vigili, dall’assemblea che delibera misure concrete fino alla comunità che non rinuncia alla socialità.

👉 E voi, vi sentite sicuri nel vostro condominio? Avete mai discusso in assemblea di misure di prevenzione? Raccontatecelo nei commenti o iscrivetevi alla nostra newsletter: insieme possiamo costruire condomini più sicuri e comunità più forti.

Redazione

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