Sempre più proprietari di casa si stanno orientando nel valutare le pompe di calore e i piani di cottura elettrici per non dover più gestire nulla con il gas – d’altronde, a voler guardare cosa accade a un certificato di prestazione energetica (APE) grazie alla sostituzione di una caldaia, in particolare se vecchia, con delle pompe di calore (una climatizzazione che sfrutta l’aria esterna) il miglioramento delle classe di prestazione è subito garantito.
I proprietari più audaci, in particolare se coinvolti in una ristrutturazione totale, talvolta decidono addirittura di rimuovere i caloriferi (idealmente quelli dietro le porte andrebbero certamente rimossi, ma quelli sotto le finestre no) e non solo di sigillare il contatore del gas, ma proprio di rimuoverlo.
Al momento in Italia, la “cultura” del riscaldamento e della cottura con il gas metano, stanno tenendo duro ed i motivi possono essere svariati, fra cui:
● molti proprietari ritenendo la casa ordinata non vogliono fare interventi
● paura di bollette dell’elettricità alte
● timore del ritorno ad un piena cultura del gas a sfavore dell’elettrico
● paura che il riscaldamento tramite pompe di calore non sia soddisfacente
Resta il fatto, che da un punto di vista sia pratico, ma ancor più commerciale, mantenere l’immobile “convertibile” all’una o l’altra soluzione, è sempre consigliabile.
Ma veniamo nel dettaglio della convenienza e dell’effettivo miglioramento della classe di prestazione energetica dell’immobile, in particolare sul tema riscaldamento, se il proprietario ha uno spazio di azione, in quanto l’immobile termoautonomo.
La convenienza, in genere, ad un primo impatto, risiede nell’esigenza, quindi come prima cosa, si può valutare un cambiamento della fonte e della tipologia di riscaldamento, ai fini di un miglioramento della prestazione energetica, se effettivamente non si ha una caldaia a gas metano di ultima generazione installata con dei bei caloriferi in ghisa sotto le finestre.
Vediamo i principali “contro” nella scelta della pompa di calore, che altro non è che un split che fa sia aria fredda che calda:
● il riscaldamento dell’aria piuttosto che dei muri e del radiatore, messo a confronto con tutto l’impianto tradizionale dei caloriferi, può risultare insoddisfacente/poco duraturo non appena si spenga lo split
● non collocare uno split in ogni vano può costringere all’ausilio di radiatori elettrici che hanno una efficienza 1:1
● collocare gli split in più vani richiede interventi di muratura importanti o/e grandi canaline esterne per lo scarico della condensa, infatti se l’immobile fosse grande sarebbe bene considerare di controsoffittare tutto (o il corridoio se serve tutti i vani) e far passare tutti i tubi nel controsoffitto
● uno spessore dei muri perimetrali poco consistente ed una esposizione notevole dell’abitazione in particolare se non a sud, può agevolare la dispersione termica a tal punto da far raffreddare l’ambiente troppo velocemente.
● l’uso dell’aria calda secca l’aria, che può essere cosa buona, ma può aumentare la disidratazione e aumentare il numero di irritazioni alla gola e alle mucose
● se il condominio in cui si trova l’immobile non partecipasse anch’esso a un miglioramento delle prestazioni energetiche, con pannelli fotovoltaici e/o cappotti termici, il miglioramento della classe di prestazione energetica dell’immobile oggetto di interventi potrebbe non rappresentare da solo la svolta che si pensa
A fronte di quanto sopra, per chi sarebbe veramente ideale la soluzione delle pompe di calore, ai fini non solo di un miglioramento della prestazione energetica ma anche di una adeguata gestione termica della propria vita in casa e della bolletta?
● per le città con un forte tasso di umidità, scegliere per il riscaldamento dell’abitazione le pompe di calore potrebbe essere molto consigliabile, basterebbe infatti arieggiare ogni tanto, per riportare il giusto tasso di umidità in casa, senza ricorrere quindi al deumidificatore e ad altri accorgimenti come ad esempio le piante…
● per le abitazioni che per particolari condizioni di sbalzi termici interni ed esterni o per la loro esposizione e conformazione, sono facilmente soggette ad umidità, muffe, condense
● per le abitazioni che hanno una notevole esposizione solare in città con temperature medie non basse/rigide
Sara Janececk