martedì, 18 novembre 2025

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Immobili INPS all’asta: come partecipare e quali sono le vere opportunità

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Negli ultimi mesi si parla sempre più spesso degli immobili INPS all’asta, una realtà concreta e in rapida evoluzione che offre a cittadini, famiglie e investitori un’occasione per acquistare case, uffici e locali a prezzi spesso inferiori al mercato.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, infatti, gestisce un vastissimo patrimonio immobiliare — oltre 30 mila unità tra residenziali, commerciali e pertinenze — che negli anni è stato progressivamente messo in vendita attraverso bandi pubblici trasparenti e aste telematiche.

Ma come funziona, esattamente, una vendita INPS? Chi può partecipare, e quali garanzie offre lo Stato a chi decide di comprare un bene pubblico?
Questa guida, pensata per i lettori di Benvenuti in Condominio, analizza regole, vantaggi, rischi e strategie per affrontare un’asta INPS con consapevolezza e competenza.

Che cosa sono gli immobili INPS all’asta

Gli immobili INPS all’asta fanno parte del patrimonio immobiliare dell’ente, accumulato nel corso dei decenni per finalità abitative e previdenziali.
Molte di queste case erano destinate, in origine, a dipendenti pubblici o pensionati; altre sono frutto di eredità, espropri o dismissioni di enti previdenziali confluiti nell’INPS dopo le riforme (come INPDAP o ENPALS).

Negli ultimi anni, l’Istituto ha avviato una politica di razionalizzazione del patrimonio, scegliendo di vendere una parte significativa degli immobili non più utilizzati per fini istituzionali.
Le vendite avvengono tramite aste pubbliche, regolate da bandi trasparenti e accessibili, pubblicati sul portale investinimmobili.inps.it.

Dove trovare i bandi INPS aggiornati

Il punto di riferimento ufficiale è proprio il portale “Invest in Immobili INPS”, gestito dall’Istituto.
Qui vengono pubblicati:

  • gli elenchi aggiornati degli immobili in vendita (con schede descrittive, foto e valore base d’asta);
  • i bandi aperti, con modalità di partecipazione e scadenze;
  • i risultati delle aste già concluse;
  • le istruzioni per la partecipazione telematica.

Il sito è organizzato in sezioni tematiche: “Aste in corso”, “Bandi di vendita”, “Locazioni”, “Immobili in evidenza”.
Ogni annuncio riporta indirizzo, superficie, tipologia, stato di conservazione e prezzo di partenza.


Chi può partecipare alle aste INPS

Una delle caratteristiche più interessanti delle aste INPS è che chiunque può partecipare.
Non servono requisiti particolari:

  • possono partecipare cittadini privati, imprese, società immobiliari, condomini e cooperative edilizie;
  • non è necessario essere ex dipendenti pubblici o pensionati;
  • si può partecipare anche tramite procuratore o mandatario.

L’unico vincolo è la regolarità fiscale: il partecipante deve essere in regola con imposte e tributi e non deve avere contenziosi aperti con l’INPS.

Come partecipare a un’asta INPS passo dopo passo

Le aste INPS si svolgono prevalentemente online, attraverso piattaforme accreditate dal Ministero della Giustizia.
Il procedimento è interamente digitale e prevede alcune fasi precise:

1. Consultazione del bando

Il bando indica tutte le informazioni sull’immobile: valore base, cauzione, modalità d’asta, scadenze e obblighi per i partecipanti.

2. Registrazione alla piattaforma

Chi intende partecipare deve registrarsi alla piattaforma telematica indicata dal bando (ad esempio, Astetelematiche.it o Notartel), fornendo i propri dati e la documentazione richiesta.

3. Versamento della cauzione

Per partecipare all’asta è obbligatorio versare una cauzione (di solito il 10% del prezzo base), tramite bonifico o PEC certificata.

4. Presentazione dell’offerta

L’offerta può essere segreta (con prezzo proposto) o in gara competitiva (con rilanci in tempo reale).
Il sistema telematico garantisce anonimato e tracciabilità.

5. Aggiudicazione e pagamento

Chi si aggiudica l’immobile riceve comunicazione formale dall’INPS.
Il pagamento avviene entro i termini indicati (di norma 60 giorni), dopodiché viene stipulato l’atto di compravendita notarile.

Perché conviene comprare immobili INPS all’asta

Acquistare un immobile INPS all’asta può essere un’ottima opportunità.
Ecco i principali vantaggi:

  • Prezzi inferiori al mercato: spesso dal 20 al 40% in meno rispetto al valore commerciale.
  • Procedure trasparenti: l’INPS pubblica tutti i dati e le offerte sono tracciabili.
  • Garanzie di provenienza: gli immobili sono di proprietà pubblica, quindi senza ipoteche occulte o contenziosi nascosti.
  • Ampia scelta: dagli appartamenti in città ai locali commerciali, fino alle villette in zone residenziali.

Tuttavia, è fondamentale leggere attentamente il bando e verificare lo stato dell’immobile: molti beni necessitano di ristrutturazioni o adeguamenti.

I rischi e gli errori da evitare

Come in tutte le aste immobiliari, anche le vendite INPS presentano alcuni rischi da valutare:

  • Stato di occupazione: alcuni immobili possono essere ancora abitati da inquilini o ex assegnatari.
  • Spese condominiali arretrate: il nuovo proprietario è tenuto a versare le quote non pagate nell’anno in corso e in quello precedente.
  • Costi di ristrutturazione: molti appartamenti hanno bisogno di interventi strutturali o impiantistici.
  • Scadenze rigide: chi non rispetta i termini di pagamento perde la cauzione.

Un consiglio utile è affidarsi a un tecnico di fiducia (geometra, architetto, avvocato immobiliare) per verifiche preliminari.

Focus: immobili INPS e condominio

Molti immobili INPS si trovano all’interno di complessi condominiali o di residenze ex pubbliche.
In questi casi, il nuovo acquirente entra automaticamente a far parte del condominio, con tutti i diritti e doveri previsti dal Codice Civile.

È fondamentale chiedere all’amministratore:

  • l’ammontare delle spese condominiali ordinarie e straordinarie;
  • la situazione debitoria dell’unità immobiliare;
  • eventuali delibere in corso per lavori o ristrutturazioni.

Può essere utile leggere anche:
👉 Spese condominiali: chi paga se cambia il proprietario
👉 Assemblea condominiale straordinaria: quando è obbligatoria

Categorie di immobili in vendita

Gli immobili INPS all’asta si dividono in tre grandi categorie:

  1. Residenziali — appartamenti di varie metrature, spesso in zone urbane o semicentrali.
  2. Commerciali — negozi, uffici, magazzini e laboratori.
  3. Terreni e fabbricati rurali — prevalentemente in aree extraurbane.

Molti immobili si trovano nelle grandi città come Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna, ma non mancano occasioni anche nei centri minori.
Ad esempio, nel 2025 risultano in asta:

  • un bilocale a Roma quartiere Trieste, base 145.000 €;
  • un ufficio a Milano Lambrate, base 210.000 €;
  • un terreno edificabile a Bari, base 85.000 €.

Le aste telematiche INPS: come funzionano

Dal 2022, l’INPS ha adottato in via stabile le aste telematiche, gestite tramite piattaforme certificate.
Questo sistema permette di partecipare in modo sicuro e tracciabile, senza doversi recare fisicamente presso notai o sedi dell’Istituto.

Le caratteristiche principali sono:

  • accesso via SPID o PEC;
  • sistema di rilanci automatici con tempi prestabiliti;
  • anonimato garantito;
  • comunicazioni ufficiali via posta elettronica certificata.

La procedura è più rapida, più economica e riduce il rischio di errori formali.

Bandi speciali e aste dedicate a famiglie

Periodicamente, l’INPS pubblica bandi tematici destinati a categorie specifiche:

  • nuclei familiari con ISEE basso;
  • giovani coppie;
  • lavoratori pubblici o pensionati;
  • cooperative edilizie.

In questi casi, gli immobili vengono ceduti a prezzi agevolati o con condizioni di pagamento dilazionate.
Per esempio, nel bando “Patrimonio Abitativo 2024” erano previsti sconti fino al 30% per famiglie con reddito inferiore a 35.000 euro annui.

Tassazione e costi aggiuntivi

Chi acquista un immobile INPS paga le imposte ordinarie di registro e catastali, ma spesso beneficia di agevolazioni “prima casa”.
In particolare:

  • imposta di registro al 2% (anziché 9%) per abitazione principale;
  • esenzione da IVA per immobili residenziali;
  • possibilità di mutuo agevolato con banche convenzionate.

Le spese notarili restano a carico dell’acquirente, ma sono generalmente inferiori rispetto alle aste giudiziarie.

Investire in immobili INPS: un’opportunità per condomìni e cooperative

Alcune cooperative condominiali o consorzi di residenti acquistano interi fabbricati ex INPS per ristrutturarli e redistribuirli tra i soci.
È una pratica sempre più diffusa nei centri urbani, perché consente di riqualificare immobili pubblici e mantenere affitti accessibili.

Anche gli amministratori di condominio possono segnalare l’opportunità ai propri condomini, promuovendo l’acquisto collettivo di aree o spazi comuni dismessi (garage, locali tecnici, cortili).

Le prospettive per il 2025

Secondo i dati forniti da INPS e Agenzia del Demanio, nel 2025 saranno oltre 4.500 gli immobili in vendita.
Di questi, circa il 60% si trova in aree urbane ad alta domanda.
Si prevede un aumento delle aste online, con valori di base più accessibili e maggior coinvolgimento di privati.

La tendenza è chiara: lo Stato punta a trasformare un patrimonio fermo in risorsa economica, mentre i cittadini possono ottenere case di proprietà a prezzi competitivi.

Partecipare alle aste degli immobili INPS non è solo un investimento, ma una forma di riappropriazione del patrimonio pubblico da parte dei cittadini.
Con le dovute attenzioni, rappresenta una delle vie più trasparenti per acquistare casa in Italia oggi.

La chiave è informarsi, leggere i bandi, affidarsi a professionisti qualificati e non lasciarsi scoraggiare dalla burocrazia.
Dietro ogni annuncio può nascondersi una vera occasione di riscatto abitativo.

Hai mai partecipato a un’asta pubblica o stai pensando di farlo?
Raccontaci la tua esperienza nei commenti o iscriviti alla newsletter di Benvenuti in Condominio per ricevere guide pratiche, aggiornamenti sui bandi INPS e consigli per acquistare immobili pubblici in sicurezza.

Redazione

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