Se hai mai cercato casa, avrai notato che non si riesce mai a comprendere precisamente che superficie possa avere veramente un appartamento, infatti in genere, in pubblicità, viene citata la superficie commerciale o quella catastale, ovvero quella scritta nella visura dell’ufficio del territorio.
Comprendere la differenza fra i vari concetti di superficie, ci aiuta ad avere meno conflitti, considerato che poi c’è anche la superficie netta, quella riscaldata (molto simile alla netta almeno quanto quella commerciale sia simile a quella catastale) ma non sarebbe ancora tutto, dal momento che c’è anche la superficie lorda o addirittura il super-lordo.
Superficie Netta
La superficie netta è il dato più importante per chi cerca una casa da abitare e vuole un riscontro in numeri molto tangibile. Nonostante lo spazio calpestabile, ovvero la superficie interna dell’appartamento, misurata al lordo delle pareti divisorie interne ma al netto di tutti i muri perimetrali, sia un dato molto concreto, non è tecnicamente realistico ai fini del conteggio del valore al metro quadro (ad esempio) in quanto una casa è fatta anche delle sue pareti e diciamo in linea di massima, di almeno metà del muro che circonda il suo perimetro
Superficie Riscaldata
La superficie riscaldata è un concetto che si sovrappone in gran parte alla superficie netta, ma con una distinzione specifica: indica l’area che riceve un impianto di riscaldamento.
Solitamente coincide con la superficie netta di un appartamento, ma è un termine più tecnico usato per distinguere le aree abitabili (riscaldate) da quelle accessorie e non riscaldate, come cantine, lavanderie, garage o balconi. Questa misura è cruciale per i calcoli energetici e per la distribuzione dei costi di riscaldamento in un condominio.
Superficie Commerciale
La superficie commerciale è il dato che trovi più spesso negli annunci immobiliari e che è alla base del prezzo di compravendita al metro quadro. Si tratta di una misura ibrida che include la superficie netta dell’appartamento e una percentuale delle aree esterne e comuni.
È un valore che mira a dare un quadro totale dell’immobile, includendo anche le sue pertinenze, certo è che nel caso le pertinenze o/e le aree comuni siano troppe o troppe estese varrebbe certamente la pena effettuare un rilievo delle superfici della sola casa, per questo oggi si tende a indicare più probabilmente la superficie catastale dell’immobile, quella
riportata sulla visura catastale, per ovviare a questo rischio, dal momento che sempre in visura sono citate a parte le pertinenze e comunque anche la superficie catastale senza aree esterne.
Superficie Superlorda
La superficie superlorda, o semplicemente superficie lorda, è il dato più ampio e meno utile per chi deve abitarci. Misura l’intero perimetro dell’appartamento, compresi tutti i muri interni ed esterni, pilastri e colonne. Viene calcolata dal perimetro esterno dei muri perimetrali dell’unità abitativa e dei muri che la dividono dagli appartamenti vicini. È una misura utilizzata principalmente dai tecnici e dai costruttori per i calcoli strutturali e per la richiesta di permessi edilizi, in passato veniva usata come “arma” per contestare i benefici per l’acquisto della prima casa quando la metratura di un immobile era intorno ai 240mq catastali, ciò rendeva quelle pratiche di difficile gestione considerato che ci sono appartamenti che hanno muri perimetrali molto importanti (tipo circa di un metro) presumendo che al loro interno ci sia anche una intercapedine, diventava difficile dimostrare che tutto lo spazio perimetrale fosse effettivamente privato
Chi compravende un immobile può decidere di affidarsi alla superficie catastale riportata in visura catastale
Sara Janececk