martedì, 18 novembre 2025

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Morosità in condominio: cresce il numero di chi non paga

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Negli ultimi mesi si registra un dato preoccupante: oltre il 30% dei condomini sta incontrando difficoltà a saldare le spese condominiali.
Questo fenomeno non è solo un numero: ha conseguenze concrete, sia per chi non paga che per gli altri condòmini.

Quali le cause?

Le ragioni sono molteplici:

  • L’aumento generale dei costi di gestione (energia, manutenzione) rende più gravosa la quota condominiale.
  • In alcuni casi, la percezione di “non partecipazione” o “non coinvolgimento” da parte dei condòmini riduce la volontà di contribuire.
  • Vi è anche un mutamento dei rapporti di vicinato: meno dialogo, più individualismo – che può influenzare la disciplina e l’impegno dentro lo stabile.

Quali i rischi?

Per il condominio diventano più critici i seguenti scenari:

  • Se molti non pagano, il bilancio comune è a rischio: mancati fondi per la manutenzione ordinaria o straordinaria.
  • Gli interventi necessari possono essere rimandati o annullati, con conseguenti peggioramenti (infiltrazioni, impianti guasti, ecc.).
  • Si crea un effetto “domino”: chi paga regolarmente potrebbe sentirsi penalizzato, il clima condominiale si deteriora e aumentano le liti.
  • Dal punto di vista legale, la morosità può innescare contenziosi (amministratore vs condomino, condominio vs condomino) che portano a costi ulteriori.

Cosa si può fare?

Ecco alcuni suggerimenti utili per affrontare la situazione:

  • Rafforzare la trasparenza sulle spese condominiali: i condòmini devono vedere la destinazione delle quote, capire l’impegno della gestione comune.
  • Prevedere un fondo di riserva adeguato: avere “liquidità” per coprire spese impreviste riduce il rischio di crisi.
  • Stimolare la partecipazione: più condivisione nelle decisioni condominiali può motivare il contributo collettivo.
  • Comprendere la morosità come un segnale: non solo “non vuole pagare”, ma spesso “non può pagare” – valutare soluzioni condivise, piani di rimborso, coinvolgimento dell’amministratore.
  • Tenere alta la qualità della convivenza: un condominio vivo, curato, dove la vita comune è percepita come valore, ha più probabilità che i condòmini abbiano fiducia e partecipino.

In sostanza, la morosità non è un problema solo di chi non paga: è un rischio collettivo per tutto il palazzo.
E in un condominio, la solidarietà modesta – ovvero il contributo di ciascuno – è davvero ciò che tiene insieme spazi, impianti, relazioni.

Redazione

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