martedì, 26 agosto 2025

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Rinascita condominiale: come reinventare gli spazi comuni (e vivere meglio insieme)

C’è un patrimonio nascosto, spesso ignorato, dentro (e attorno) i nostri condomìni. Parliamo degli spazi comuni: locali tecnici dismessi, magazzini inutilizzati, androni dimenticati, cortili spogli, giardini condominiali mai davvero sfruttati. Luoghi che esistono, ma che nessuno usa davvero. Eppure, proprio questi ambienti potrebbero diventare il motore silenzioso di una rivoluzione positiva.

Basta un’idea, un po’ di buona volontà e la capacità di vedere oltre il cancello d’ingresso. In molti stabili italiani ci sono già esperienze sorprendenti: in una palazzina della cintura milanese, un vecchio locale bici inutilizzato è diventato una palestra condominiale condivisa. Qualcuno ha portato dei tappetini, altri una cyclette di seconda mano, una signora tiene corsi di yoga due volte a settimana.

Tutto su base volontaria, con un calendario affisso all’ingresso. La trasformazione è avvenuta senza interventi strutturali, ma ha cambiato il modo in cui i condòmini si incontrano e vivono gli spazi. In altri contesti, un piccolo vano vicino al portone si è trasformato in spazio per il coworking: una scrivania lunga, una ciabatta multimpresa, qualche sedia recuperata, una connessione Wi-Fi condivisa, magari attivata dal condominio solo per le parti comuni. Gli studenti la usano per studiare, i freelance e gli smartworkers per lavorare in tranquillità, i pensionati per consultare documenti online o stampare qualche foglio. In tempi di digitalizzazione del lavoro, avere un angolo silenzioso a due piani da casa può davvero fare la differenza.

Non vanno dimenticate le famiglie (più o meno numerose che siano) che possono trovare nella sala comune un alleato prezioso per la gestione dei figli: uno spazio per il doposcuola, gestito a rotazione da genitori volontari, dove i bambini fanno i compiti insieme, leggono, giocano o guardano un film. In provincia di Bergamo si è molto parlato di alcune famiglie che hanno fatto squadra con alcune associazioni locali per avere un educatore a supporto settimanale, trasformando un vano anonimo in una vera aula studio.

E le idee non finiscono qui. Una volta liberati dalla polvere e dall’abbandono, gli spazi comuni possono diventare cinema condominiale per una sera, biblioteca di scambio libri, ludoteca per le domeniche piovose, sala hobby, laboratorio creativo o stanza per assemblee più coinvolgenti. E quando si guarda fuori, le possibilità si moltiplicano. Le aree esterne, spesso ridotte a parcheggi e passaggi, possono diventare il vero cuore pulsante della vita collettiva. Un giardino ben curato, dotato di qualche panchina, una fontanella e una zona ombreggiata, può ospitare piccole letture estive, incontri con i vicini, piccole feste o momenti di relax.

Alcuni condomìni hanno attrezzato zone barbecue condominiali, orti urbani condivisi dove piantare basilico e pomodori, o addirittura spazi verdi per far giocare i bambini senza dover uscire dal cancello. Dove c’era un’aiuola trascurata, ora c’è un microspazio vitale. Riqualificare funzionalmente gli spazi comuni non è solo una questione estetica o logistica: è un investimento in qualità della vita, in valore immobiliare, in senso di appartenenza. Chi abita in un condominio vivo, dove ci si incontra, si collabora e si condivide, percepisce un benessere maggiore e contribuisce a costruire una vera comunità. Ma attenzione: per ogni iniziativa riuscita, ce ne sono dieci che non partono mai per “mancanza di tempo”, “paura delle lamentele” o perché “non si sa da dove cominciare”.

E allora lanciamo una provocazione ai nostri lettori: come useresti tu lo spazio comune del tuo condominio, se dipendesse da te? Cosa faresti con quella stanza chiusa da anni o con quel cortile di passaggio? Inviaci la tua idea: le tre proposte più originali e realizzabili saranno pubblicate nel prossimo numero della rivista e gli autori riceveranno un piano di sviluppo da proporre ai propri vicini per provare a realizzare quella coraggiosa idea. Basta davvero poco per cambiare il volto del proprio condominio. E, in fondo, anche un po’ la propria vita.


📩 Invia la tua proposta a: redazione@benvenuticondominio.it

Gianluca Carullo