martedì, 18 novembre 2025

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Truffa Superbonus in condominio: il caso Saronno (Varese)

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La scoperta della truffa Superbonus in condominio nella città di Saronno, in provincia di Varese, getta una luce allarmante sul fenomeno delle agevolazioni fiscali applicate agli edifici condominiali. Una società edilizia ha emesso fatture fittizie per lavori mai realizzati e ha generato crediti illeciti per circa un milione di euro, ceduti a istituti bancari. Il rischio non riguarda solo l’impresa, ma potenzialmente l’intero condominio medio: amministratori, condòmini, bilanci comuni. In questo articolo analizziamo i fatti, le responsabilità, gli strumenti di protezione per il condominio e i passaggi che ogni amministratore e condòmino deve conoscere.

I fatti – crediti illeciti e fatture fittizie nella provincia di Varese

Nel territorio della provincia di Varese, nella città di Saronno, la Guardia di Finanza ha concluso un’indagine che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di nove persone, per una frode collegata al Superbonus 110%.

Modalità operative della frode

  • Una società edilizia ha emesso fatture per interventi di efficientamento energetico su due immobili, in regime Superbonus 110%, mai eseguiti né integralmente né in parte.
  • I crediti d’imposta derivanti dalle fatture sono stati ceduti a vari istituti bancari.
  • Tra il 2021 e il 2023 la società ha stipulato numerosi contratti di cessione del credito, presentando documentazione tecnica riferita a interventi già rendicontati da altre banche, permettendo di monetizzare crediti illeciti.
  • Due professionisti (un commercialista iscritto all’albo e un architetto) hanno apposto visti di conformità e asseverazioni false per certificare l’avvenuta esecuzione dei lavori inesistenti.
  • È stata proposta la misura di sequestro preventivo dei crediti d’imposta generati dalle fatture false, pari al valore indicizzato delle fatture stesse.

Implicazioni immediate per il condominio medio

Il caso dimostra che anche un condominio medio, se entra in un progetto Superbonus senza adeguata verifica, può venir coinvolto in:

  • restituzione dei crediti d’imposta percepiti in modo illecito;
  • coinvolgimento dell’amministratore nella vigilanza;
  • possibile ricaduta sui condòmini e sui bilanci condominiali.

Responsabilità e ruoli nel caso di frode Superbonus in condominio

La società edilizia e i professionisti

Nel caso Saronno/Varese la frode è stata orchestrata dall’impresa, che ha gestito l’intero meccanismo: fatturazione, asseverazione, cessione del credito. L’emissione di fatture false e la cessione di crediti illeciti costituiscono reati tributari e penali.

L’amministratore condominiale

Se il condominio medio interviene con il Superbonus, l’amministratore ha il compito di:

  • verificare che l’impresa e i professionisti siano affidabili;
  • assicurarsi che la documentazione sia conforme e che i lavori reali abbiano inizio;
  • vigilare che l’operazione non generi rischi per il condominio e i condòmini. Se non lo fa, può trovarsi in responsabilità.

I condòmini

I condòmini hanno responsabilità indirette: partecipano all’assemblea che delibera i lavori, devono chiedere chiarezza, trasparenza, informativa. Se ignorano segnali di allarme, possono subire le conseguenze (ripartizione dei costi, perdita bonus, contenziosi).

Quali rischi specifici porta la frode Superbonus in condominio

Perdita del beneficio fiscale per il condominio

Se i lavori agevolati sono fittizi o non realizzati, l’accesso al Superbonus può essere revocato o contestato, con richiesta di restituzione del beneficio e degli eventuali crediti.

Sequestri e sanzioni

Nel caso esaminato a Varese, i crediti indebitamente generati sono stati sottoposti a sequestro preventivo. Il Giorno+1 Le imputazioni includono truffa aggravata per indebita percezione di erogazioni pubbliche e frode fiscale.

Impatto sui bilanci condominiali e sui condòmini

Il condominio può essere coinvolto se parte del progetto Superbonus: i condòmini potrebbero trovarsi a dover sostenere costi straordinari inattesi, o a rinunciare al bonus, con conseguente deprezzamento dell’immobile, tensioni tra vicini, possibili cause legali.

Come tutelare il condominio medio da una truffa Superbonus

Prima della delibera assembleare

  • Verifica delle credenziali dell’impresa e dei professionisti (iscrizione albo, esperienze, referenze).
  • Richiesta di un capitolato lavori dettagliato, con cronoprogramma e modalità esecutive.
  • Verifica se l’impresa ha già usufruito di crediti d’imposta o ristrutturazioni analoghe in passato.

Durante l’esecuzione dei lavori

  • L’amministratore deve ottenere una rendicontazione puntuale: SAL (Stato Avanzamento Lavori) verificato da tecnico.
  • Conservazione di tutta la documentazione: fatture, asseverazioni, visti di conformità.
  • Monitoraggio della cessione del credito: condizioni, banca destinataria, congruità degli importi.

In caso di sospetto irregolarità

  • Convocare l’assemblea straordinaria per valutare sospensione dei lavori o verifica.
  • Rivolgersi a consulente legale-fiscale per verificare se sono intervenuti elementi di frode.
  • Segnalare alla Guardia di Finanza o alla Procura competente se emergono indizi di truffa.

Checklist operativa per il condominio

  1. Delibera assembleare chiara: quali lavori, quali imprese, modalità di controllo.
  2. Contratto con impresa che preveda garanzie e penali in caso di lavori non realizzati.
  3. Nomina di un tecnico indipendente per verifica lavori.
  4. Tenuta cartacea e digitale di tutta la documentazione.
  5. Informazione continuativa ai condòmini sullo stato dei lavori e sull’uso degli incentivi.

Implicazioni pratiche per il condominio e versamento dei costi

Il caso di Saronno / Varese mostra che anche un intervento su due soli immobili, con crediti per circa un milione di euro, può generare un impatto significativo. Immaginiamo un condominio medio di 30 unità che decide un intervento Superbonus: se emergono fatture false o cessione irregolare del credito, il condominio potrebbe dover:

  • restituire parte o tutto il credito d’imposta ricevuto;
  • sostenere costi per regolarizzare o rifare i lavori;
  • subire riduzione del valore degli immobili;
  • gestire contenziosi tra condòmini e amministratore.
    Gli amministratori dovrebbero prevedere nei bilanci una riserva di emergenza o una clausola di garanzia per lavori agevolati, per evitare sorprese nel caso di frodi.

Conclusione

Il episodio della truffa Superbonus in condominio a Saronno (provincia di Varese) è un campanello d’allarme per tutti i condomìni che intendono usufruire dell’incentivo fiscale: non basta deliberare e avviare i lavori, occorre vigilanza, trasparenza, competenza. L’amministratore, i condòmini e i professionisti coinvolti devono operare con rigore. Ignorare i rischi può trasformare un’opportunità in un debito.
Invitiamo amministratori e condòmini a condividere questo articolo nei propri stabili, a segnalarci le proprie esperienze e a iscriversi alla newsletter di Benvenuti in Condominio per restare aggiornati sui controlli, sulla normativa e sui casi reali. Lascia un commento qui sotto: hai già verificato il progetto Superbonus del tuo condominio?

Redazione

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