martedì, 18 novembre 2025

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Venerdì 17 in condominio: le disgrazie (divertenti) che solo i vicini possono capire!

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Quando il venerdì 17 bussa alla porta del condominio

Ci sono giorni in cui tutto sembra andare storto.
E, se vivi in condominio, sai che le probabilità di catastrofe raddoppiano.
Un tubo che perde, l’ascensore bloccato, il vicino che decide di fare bricolage alle sette del mattino: ecco, aggiungi la data “venerdì 17” e il quadro è completo.

Nel condominio medio italiano, il venerdì 17 è una piccola saga di superstizioni, ansie e coincidenze grottesche che finiscono, spesso, per strappare una risata.
Ma dietro le battute, si nasconde anche un piccolo messaggio: la vita in condominio è fatta di imprevisti, di relazioni delicate e — perché no — di un pizzico di magia quotidiana.

👉 Ti è mai capitato? Raccontalo su www.benvenutiincondominio.it

La superstizione entra nel portone: perché il venerdì 17 fa paura anche ai condomìni

La parola chiave principale “venerdì 17 in condominio” evoca subito una serie di immagini: scope rovesciate nell’androne, scale da evitare, e condomini che giurano di non voler uscire fino al giorno dopo.

Ma perché il 17 porta sfortuna, soprattutto in Italia?
Perché, in numeri romani, XVII è l’anagramma di VIXI, cioè “ho vissuto” — un modo elegante dei latini per dire “sono morto”.
Aggiungici che il venerdì è tradizionalmente associato alla crocifissione di Cristo, ed ecco la combinazione perfetta per scatenare paure ancestrali.

Eppure, nel condominio, il venerdì 17 non è solo superstizione: è un palcoscenico di eventi tanto improbabili quanto realistici, dove la sfortuna sembra avere un senso dell’umorismo tutto suo.

Le 10 disgrazie (divertenti) che possono capitare di venerdì 17 in condominio

Da Nord a Sud, in condomìni antichi o moderni, le leggi di Murphy si applicano con precisione chirurgica.
Ecco un decalogo di piccoli “disastri” condominiali da venerdì 17, tratti da storie vere e… leggermente esagerate.

1. L’ascensore che si ferma tra due piani

Non c’è venerdì 17 senza un ascensore in panne.
Immancabilmente, a restare bloccato è il condomino più ansioso — o peggio, l’amministratore con i bollettini in mano.
Morale: la superstizione si trasforma in assemblea improvvisata tra due piani, con discussioni su chi deve chiamare il tecnico e chi paga l’intervento.

👉 Approfondisci: “Ascensore rotto: chi paga davvero la manutenzione?”

2. Il gatto del vicino che sparisce (e ricompare nel posto più assurdo

In ogni condominio c’è un animale “libero pensatore”.
Il gatto di Carla del terzo piano, ad esempio, è un professionista della fuga.
Venerdì 17 decide di sparire. Panico generale. Ore di ricerca tra cantine e garage, finché qualcuno lo trova nel locale contatori, accoccolato accanto al quadro elettrico.
Coincidenza o potere felino?

3. L’acqua che esce dove non dovrebbe

Il classico: tubo rotto, sifone esploso, lavatrice impazzita.
Il venerdì 17 ha un debole per le infiltrazioni d’acqua, preferibilmente nel momento in cui il vicino del piano di sotto ha appena finito di tinteggiare il soffitto.
E lì scatta il rituale della colpa: “È colpa tua!”, “No, del costruttore!”, “Chiamiamo l’amministratore!”.

👉 Leggi anche: “Infiltrazioni in condominio: chi paga i danni?”

4. Il vicino che dimentica il gas aperto

Succede sempre “quel” giorno.
Profumo sospetto nell’androne, allarme del rilevatore che lampeggia, mezza palazzina nel panico.
Poi arriva il colpevole: il signor Luigi del quarto piano, che stava solo “assaggiando il minestrone” e si è addormentato.
La fortuna? Tutti salvi e una nuova regola condominiale: niente cucina se si è appena finito di guardare la partita.

5. L’assemblea straordinaria del destino

Non c’è data peggiore per convocare un’assemblea di condominio.
Il venerdì 17, le discussioni degenerano: chi si oppone al preventivo per il tetto, chi parla del fantomatico “fantasma del quinto piano”, e chi giura che il portone cigola perché è maledetto.
Si finisce sempre allo stesso modo: nessuna decisione presa, ma molti scongiuri fatti.

6. Il misterioso blackout solo nel tuo appartamento

Mentre tutto il palazzo brilla, tu resti al buio.
Corri al contatore, nulla. Chiedi ai vicini, nessuno ha problemi.
Poi scopri che la spina del frigorifero è staccata da ore perché il gatto — sì, sempre lui — ha deciso di fare parkour domestico.
Il venerdì 17 colpisce ancora.

7. La lavatrice che si ribella

Rumori sinistri dal bagno, poi il disastro: la lavatrice decide di ballare il tip-tap in salotto.
Schiuma ovunque, pavimento allagato e detersivo fino al corridoio.
La fortuna? Il vicino del piano di sotto era già in causa con l’amministratore e questa volta non ti accuserà di nulla… per pura compassione.

8. Il vaso che cade dal balcone (ma colpisce il bersaglio sbagliato)

Un colpo di vento, un vaso che si stacca e precipita giù.
Niente di rotto, ma l’unico a farne le spese è lo scooter del figlio del vicino del piano di sotto, quello che parcheggia sempre fuori posto.
Coincidenza? Giustizia condominiale poetica.

9. Il citofono che impazzisce

Trillo continuo dalle 6 del mattino, ma nessuno è fuori.
Scopri che il pulsante del tuo interno è bloccato.
Soluzione? Staccare tutto l’impianto e lasciare un biglietto in bacheca: “Citofonate solo se è urgente o se portate cornetti.”

10. Il “condomino fantasma”

Ogni palazzo ne ha uno: quello che non si vede mai, non partecipa alle riunioni, ma tutti dicono di averlo incontrato.
Venerdì 17 è il giorno perfetto perché qualcuno giuri di averlo visto uscire dalla cantina.
Ne nasce una leggenda urbana che durerà mesi, alimentata da rumori inspiegabili e da un vecchio armadio lasciato sul pianerottolo.

Il segreto per sopravvivere al venerdì 17 in condominio: autoironia e regole d’oro

Al di là delle risate, il venerdì 17 può insegnarci qualcosa sul vivere insieme.
Ogni piccolo “disastro” diventa l’occasione per riscoprire pazienza, solidarietà e ironia — le tre virtù fondamentali del buon condomino.

Ecco le regole d’oro per superare indenni (e sorridenti) la giornata più temuta dell’anno.

1. Non sfidare il destino con lavori domestici complessi

Se è venerdì 17, non tentare di montare la mensola da solo.
Il trapano ti tradirà, il tassello cadrà, e finirai per bussare al vicino per chiedere aiuto.

2. Evita discussioni assembleari

Non è il giorno per votare sul rifacimento del tetto.
Meglio rimandare di 24 ore e risparmiarsi urla, accuse e maledizioni incrociate.

3. Controlla tubi, prese e… scarpe sul pianerottolo

Un rapido check può salvarti da un pomeriggio di guai.
E togli le scarpe dal pianerottolo: qualcuno potrebbe inciampare e darti la colpa, perché “di venerdì 17 porta male”.

4. Se qualcosa va storto, ridi

La vera fortuna è saper sorridere dei piccoli drammi quotidiani.
Nel condominio, l’ironia è l’antidoto migliore contro la superstizione (e contro i litigi).

Quando la superstizione diventa comunità

Il bello del condominio è che, tra un guasto e un blackout, si creano legami.
Il venerdì 17, in fondo, diventa un pretesto per parlarsi, aiutarsi, scambiarsi battute.
C’è chi porta il caffè all’amministratore bloccato in ascensore, chi aiuta la signora anziana a riattaccare il citofono, chi documenta tutto su WhatsApp con meme degni di un film di Fantozzi.

È proprio nei momenti “storti” che il condominio diventa una piccola comunità.
E ogni imprevisto si trasforma in un racconto da ricordare alla prossima assemblea.

La scaramanzia condominiale: riti e rimedi

Nel tempo, i condomini italiani hanno sviluppato una vera mitologia del venerdì 17.
Ecco i rimedi più bizzarri (ma efficaci, dicono loro):

  • Sale grosso all’ingresso: “per tenere lontani i guasti idraulici”.
  • Aglio nei sottovasi: “così le piante non si seccano e il vicino non ti lancia il malocchio”.
  • Corno rosso sulla porta dell’ascensore: installato “per sicurezza”.
  • Specchio rotto in portineria? Si sostituisce solo di lunedì.

Superstizione o saggezza popolare, poco importa: l’importante è che funzioni.

Il lato serio della sfortuna: prevenire è meglio che ridere

Dietro ogni disavventura condominiale, anche la più buffa, c’è un insegnamento pratico: la prevenzione.
Un condominio organizzato è meno vulnerabile alle “disgrazie” — reali o simboliche.

Per esempio:

  • controllare periodicamente impianti e tubature;
  • fare manutenzione agli ascensori;
  • aggiornare il regolamento interno;
  • stabilire numeri di emergenza condivisi in bacheca.

Perché, se la fortuna non si può comandare, almeno la prudenza si può pianificare.

👉 Leggi anche: “Manutenzione preventiva: il vero portafortuna del condominio”

Tra sfortuna e sorriso, il condominio resta una grande famiglia

Il venerdì 17 in condominio è la prova che la convivenza può essere un mix perfetto di caos e comicità.
Tra porte che cigolano, ascensori bloccati e vasi ribelli, c’è sempre una costante: la capacità di ridere insieme.

E forse è proprio questo il segreto dei buoni vicini: non evitare gli imprevisti, ma affrontarli con leggerezza.
Perché in condominio, anche la sfortuna, se condivisa, fa meno paura.

💬 Ti è mai capitato un venerdì 17 da incubo nel tuo condominio?
Raccontaci la tua storia su www.benvenutiincondominio.it: i racconti più divertenti saranno pubblicati nella rubrica “Il condominio che ride”!

Redazione

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