Alice nel condominio delle meraviglie
Quando si parla di condomìni e di rapporti fra vicini ci si riferisce quasi sempre a liti e controversie.
Raramente ci soffermiamo sulle cose “belle”, perciò, in questo articolo, ho voluto immaginare come sarebbe vivere nel “CONDOMINIO IDEALE” e per farlo ho pensato di chiedere ad alcuni conoscenti di descrivermi gli aspetti positivi (e solo quelli) del condominio nel quale vivono.
Ecco le loro testimonianze
Nicoletta, 58 anni Una delle cose che più apprezzo è Cinzia, la mia dirimpettaia. Si occupa del mio gatto
quando sono via e io faccio lo stesso con il suo ed è un sollievo per entrambe non doverli portare in una
pensione per gatti, sradicandoli dall’ambiente al quale sono abituati. Con Cinzia l’intesa è stata immediata e anche se non ci frequentiamo al di fuori del palazzo fra noi si è instaurato un rapporto di fiducia reciproca che mi fa sentire sicura, pur vivendo da sola.
Serena, 35 anni Ho partorito da poco e la settimana scorsa la mia vicina di casa si è presentata alla mia
porta con ben sette vaschette monodose di cibo cucinato da lei, solo da scaldare. Ho pianto di gratitudine. Per un’intera settimana non dovrò pensare al mio pranzo! In genere la gente arriva con dei regali per il neonato, quello di Patrizia è stato un gesto di grande consapevolezza perché ha capito quanto, a volte, possa essere difficile per una madre prendersi cura di sé con un neonato da accudire.
Alberto, 38 anni Nel nostro condominio, da un annetto a questa parte, le riunioni condominiali si sono
trasformate in veri e propri “APERICENA”. Ognuno porta qualcosa da mangiare e da bere e alla fine tutti si
fermano a scambiare due parole con gli altri. A fine serata c’è un’unica regola da rispettare: non si discute
più di eventuali problemi e si utilizza il tempo rimasto per conoscersi meglio. Sembra funzionare, litighiamo molto meno e siamo più propensi a essere tolleranti gli uni verso gli altri.
Rebecca e Andrea, 28 e 29 anni Conviviamo da circa un anno e mezzo. Siamo entrambi attenti alla tutela
dell’ambiente e all’inizio litigavamo con tutti perché nessun altro faceva la raccolta differenziata in modo
adeguato. Viviamo in un condominio multirazziale e a un certo punto ci siamo resi conto che alcune
famiglie non avevano idea di quali fossero le regole da seguire perché non sapevano leggere bene
l’italiano, così abbiamo pensato di organizzare un gioco in cortile posizionando oggetti di vari materiali su
un tavolo e assegnando un punteggio ad ognuno. A turno si doveva indovinare dove andavano gettati gli
oggetti e chi azzeccava la risposta accumulava punti e vinceva dei premi (penne, pennarelli, qualche dolce, sacchetti di patatine, niente di costoso). Non solo ci siamo divertiti un mondo, la raccolta differenziata ora viene presa un po’ più seriamente da tutti.
Antonella, 58 anni Nel condominio di mia mamma i dirimpettai sono una famiglia pakistana. Marito, moglie e tre figli. Quando mi trovo lì la domenica pomeriggio, capita che i bambini vengano a farsi aiutar per i compiti. Senza tante cerimonie, si sono presentati la prima volta alla nostra porta con i quaderni in mano, come se si trattasse della cosa più naturale al mondo. E lo è, in un certo senso. O, per lo meno, forse dovrebbe esserlo.
BASTA UN POCO DI ZUCCHERO
Nei film americani la scena del ragazzo che con la scusa di aver terminato lo zucchero si presenta alla
vicina è un classico e trovo che sia un ottimo stratagemma per fare la conoscenza delle persone che vivono a pochi metri da noi. Chi si azzarda più a suonare un campanello, ai giorni nostri? Abbiamo perso
l’abitudine di relazionarci. Torniamo a casa la sera e ci chiudiamo la porta alle spalle stando ben attenti a
non dare troppa confidenza se incrociamo qualcuno in ascensore o sulle scale. Va bene essere prudenti,
ma non precludiamoci la possibilità di una nuova conoscenza. Potrebbe essere quella che ci cambierà la
vita!
CONVIVIALITA’ LETTERARIA
Nel condominio di una mia amica, è ormai abitudine consolidata lo scambio libri. È stata posizionata una
libreria nell’ingresso e chi lo desidera può lasciare un libro che ha letto a disposizione degli altri condomini. Qualcuno ha addirittura pensato di farlo mettendo sulla copertina un post-it con una piccola recensione e qualche informazione utile a capire subito il genere letterario. La cosa è stata talmente apprezzata che ora lo fanno tutti, anche bambini e ragazzi che, tra l’altro, hanno preteso uno scaffale tutto loro etichettandolo per fascia d’età.
PICCOLI GESTI, GRANDI RISULTATI
Hai fatto una torta? Portane una fetta al vicino burbero, sono sicura che prima o poi ricambierà. Vedi la tua vicina anziana con le borse della spesa? Offriti di portargliele tu e forse lei ti porterà una fetta di torta alla prima occasione. Il figlio ribelle della famiglia che abita sopra di te ascolta musica hard rock a tutto volume? Compragli un paio di cuffie, saranno soldi ben spesi. Non è sempre facile, lo so. Ci sono situazioni estreme che appaiono irrecuperabili e spesso lo sono. Tuttavia, tentare prima la strada della gentilezza non costa nulla e potrebbe trasformare il tuo condominio in un luogo pieno di belle sorprese, proprio come quello in cui si avventura Alice nella favola.
E proprio come il luogo nel quale ti piacerebbe vivere.