martedì, 26 agosto 2025

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Giornata Mondiale della Fotografia: il condominio come soggetto e scena d’arte

Il 19 agosto si celebra la Giornata Mondiale della Fotografia, un’occasione perfetta per riflettere non solo sull’arte fotografica, ma anche sui luoghi che essa racconta. Quartieri, palazzi, periferie, interni domestici e cortili condominiali: da sempre i fotografi trovano nell’architettura urbana e nei luoghi della vita quotidiana un’incredibile fonte di ispirazione.

Il condominio, in particolare, è diventato nel tempo non solo uno sfondo, ma un protagonista silenzioso di molti scatti iconici. E oggi, più che mai, può trasformarsi anche in spazio culturale, ospitando vere e proprie mostre fotografiche tra le sue mura.

Quando il condominio è musa: fotografi e visioni urbane

Numerosi fotografi – noti e meno noti – hanno saputo raccontare l’anima dei quartieri attraverso l’obiettivo.

Alcuni esempi emblematici:

  • Gabriele Basilico, maestro italiano della fotografia urbana, ha immortalato quartieri e zone industriali, raccontando il volto silenzioso delle città.
  • Luigi Ghirri ha dato vita a fotografie poetiche dell’Italia residenziale, cogliendo la bellezza nei palazzi anonimi, nei giardini condominiali, nei balconi fioriti o nei cortili disabitati.
  • Marina Caneve ha indagato il rapporto tra uomo e ambiente costruito, spesso in contesti abitativi.
  • Stefano Mirabella, con il suo occhio urbano e ironico, ha spesso scelto strade, muri, finestre e persone affacciate per raccontare storie di ordinaria umanità.

Anche tanti fotografi emergenti – spesso sui social – immortalano scene di vita condominiale: panni stesi, riflessi nei citofoni, facciate vissute, scale e pianerottoli, rivelando dettagli invisibili a chi ci passa accanto ogni giorno.

Il condominio come galleria: idee per una mostra fotografica tra vicini

Perché non portare l’arte dentro casa – o meglio, nel nostro condominio?

Ecco alcune idee per organizzare una mostra fotografica condominiale:

Tema condiviso: “Vite in comune”

Invitare i condomini o fotografi del quartiere a proporre scatti legati alla vita di palazzo: incontri casuali, oggetti lasciati sulle scale, luci del mattino che filtrano tra i vetri.

Spazi espositivi non convenzionali

Utilizzare pianerottoli, androni, ascensori (con stampe adesive), cortili interni o i locali comuni per esporre fotografie stampate in piccolo o medio formato. Bastano pannelli in forex o cornici leggere.

Coinvolgimento attivo degli inquilini

Chiedere a ogni famiglia di votare il loro scatto preferito o scrivere un commento, creando un dialogo tra l’opera e chi la osserva. I bambini possono partecipare con disegni ispirati alle foto.

Inaugurazione e convivialità

Una piccola inaugurazione con un aperitivo condominiale nel cortile o nell’androne può trasformarsi in un’occasione per socializzare e far nascere nuove idee. Magari con un angolo “photo booth” per scattarsi ritratti di vicinato.

Catalogo digitale o bacheca fotografica permanente

Creare un PDF o una bacheca condominiale con le foto e le storie collegate. Il condominio diventa così anche memoria visiva del tempo che passa.

Perché farlo?

Organizzare una mostra fotografica in condominio:

  • Valorizza il luogo in cui viviamo ogni giorno.
  • Stimola la creatività e l’osservazione.
  • Aiuta a creare comunità, in un tempo in cui i rapporti tra vicini si stanno raffreddando.
  • Permette a fotografi emergenti del quartiere di esporre le proprie opere in modo accessibile.

In occasione della Giornata Mondiale della Fotografia, trasformare il proprio condominio in una piccola galleria è un gesto semplice ma potente. Perché l’arte – come la convivenza – nasce dalle cose di ogni giorno, se solo impariamo a guardarle con occhi nuovi.

E tu? Hai mai pensato che il tuo pianerottolo potesse raccontare una storia?

Redazione