Il 19 agosto si celebra la Giornata Mondiale della Fotografia, un’occasione perfetta per riflettere non solo sull’arte fotografica, ma anche sui luoghi che essa racconta. Quartieri, palazzi, periferie, interni domestici e cortili condominiali: da sempre i fotografi trovano nell’architettura urbana e nei luoghi della vita quotidiana un’incredibile fonte di ispirazione.
Il condominio, in particolare, è diventato nel tempo non solo uno sfondo, ma un protagonista silenzioso di molti scatti iconici. E oggi, più che mai, può trasformarsi anche in spazio culturale, ospitando vere e proprie mostre fotografiche tra le sue mura.
Quando il condominio è musa: fotografi e visioni urbane
Numerosi fotografi – noti e meno noti – hanno saputo raccontare l’anima dei quartieri attraverso l’obiettivo.
Alcuni esempi emblematici:
- Gabriele Basilico, maestro italiano della fotografia urbana, ha immortalato quartieri e zone industriali, raccontando il volto silenzioso delle città.
- Luigi Ghirri ha dato vita a fotografie poetiche dell’Italia residenziale, cogliendo la bellezza nei palazzi anonimi, nei giardini condominiali, nei balconi fioriti o nei cortili disabitati.
- Marina Caneve ha indagato il rapporto tra uomo e ambiente costruito, spesso in contesti abitativi.
- Stefano Mirabella, con il suo occhio urbano e ironico, ha spesso scelto strade, muri, finestre e persone affacciate per raccontare storie di ordinaria umanità.
Anche tanti fotografi emergenti – spesso sui social – immortalano scene di vita condominiale: panni stesi, riflessi nei citofoni, facciate vissute, scale e pianerottoli, rivelando dettagli invisibili a chi ci passa accanto ogni giorno.
Il condominio come galleria: idee per una mostra fotografica tra vicini
Perché non portare l’arte dentro casa – o meglio, nel nostro condominio?
Ecco alcune idee per organizzare una mostra fotografica condominiale:
Tema condiviso: “Vite in comune”
Invitare i condomini o fotografi del quartiere a proporre scatti legati alla vita di palazzo: incontri casuali, oggetti lasciati sulle scale, luci del mattino che filtrano tra i vetri.
Spazi espositivi non convenzionali
Utilizzare pianerottoli, androni, ascensori (con stampe adesive), cortili interni o i locali comuni per esporre fotografie stampate in piccolo o medio formato. Bastano pannelli in forex o cornici leggere.
Coinvolgimento attivo degli inquilini
Chiedere a ogni famiglia di votare il loro scatto preferito o scrivere un commento, creando un dialogo tra l’opera e chi la osserva. I bambini possono partecipare con disegni ispirati alle foto.
Inaugurazione e convivialità
Una piccola inaugurazione con un aperitivo condominiale nel cortile o nell’androne può trasformarsi in un’occasione per socializzare e far nascere nuove idee. Magari con un angolo “photo booth” per scattarsi ritratti di vicinato.
Catalogo digitale o bacheca fotografica permanente
Creare un PDF o una bacheca condominiale con le foto e le storie collegate. Il condominio diventa così anche memoria visiva del tempo che passa.
Perché farlo?
Organizzare una mostra fotografica in condominio:
- Valorizza il luogo in cui viviamo ogni giorno.
- Stimola la creatività e l’osservazione.
- Aiuta a creare comunità, in un tempo in cui i rapporti tra vicini si stanno raffreddando.
- Permette a fotografi emergenti del quartiere di esporre le proprie opere in modo accessibile.
In occasione della Giornata Mondiale della Fotografia, trasformare il proprio condominio in una piccola galleria è un gesto semplice ma potente. Perché l’arte – come la convivenza – nasce dalle cose di ogni giorno, se solo impariamo a guardarle con occhi nuovi.
E tu? Hai mai pensato che il tuo pianerottolo potesse raccontare una storia?
Redazione