venerdì, 5 settembre 2025

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Acqua in condominio: anche con il CONTATORE INDIVIDUALE paghi secondo il REGOLAMENTO

In tanti condomini italiani il tema dell’ACQUA è più spinoso di quanto si possa immaginare. Non parliamo solo di sprechi o bollette salate, ma di come vanno ripartite le SPESE ACQUA tra i vari condomini. Una recente pronuncia ha riportato chiarezza: anche se decidi di installare un CONTATORE INDIVIDUALE per misurare i tuoi consumi, sei comunque tenuto a pagare le spese secondo le regole fissate dal REGOLAMENTO CONDOMINIALE.

È un punto che sorprende molti. Si pensa: “Se pago il mio consumo reale, perché dovrei accollarmi anche quello degli altri?”. La risposta è meno intuitiva. La vita in CONDOMINIO si basa su regole comuni che non si cancellano con una scelta unilaterale. Se il regolamento approvato stabilisce che l’acqua si divide in base ai millesimi o secondo criteri predeterminati, quella resta la regola vincolante per tutti, finché non viene modificata con delibera assembleare.

E qui sta il cuore del problema: il singolo condomino non può sottrarsi da solo a un criterio di ripartizione. Anche se la tua intenzione è virtuosa, e il CONTATORE INDIVIDUALE dimostra che consumi molto meno degli altri, la legge ti ricorda che ciò che conta è la disciplina collettiva. Solo l’assemblea può decidere di introdurre un sistema di ripartizione diverso, fondato sui consumi reali.

Il ragionamento è semplice: l’acqua condominiale non è solo quella che scende dal tuo rubinetto. Ci sono consumi comuni che il tuo CONTATORE INDIVIDUALE non misura, come l’irrigazione del giardino, il lavaggio delle scale, l’uso di eventuali impianti centralizzati. Sono spese che vanno comunque sostenute da tutti, perché garantiscono servizi collettivi.

La giurisprudenza ha più volte sottolineato che il REGOLAMENTO CONDOMINIALE è vincolante. Non si tratta di un’opinione, ma di un principio di legge: fintanto che la maggioranza non approva una modifica, chiunque abiti nello stabile deve rispettare le regole in vigore. L’assemblea, quindi, è il vero luogo dove portare avanti questa battaglia di equità.

È importante capirlo: non si tratta di una punizione per chi consuma poco, ma di un meccanismo di convivenza. Senza regole uguali per tutti, il CONDOMINIO precipiterebbe nel caos. Ognuno farebbe valere i propri calcoli, portando avanti liti interminabili e difficili da risolvere. La certezza delle regole è ciò che permette al sistema di funzionare.

Questo non significa che la situazione sia immobile. Al contrario, oggi più che mai c’è attenzione verso i consumi reali e la sostenibilità. Un’assemblea illuminata può decidere di passare a un sistema di ripartizione fondato sui consumi effettivi, installando CONTATORI INDIVIDUALI certificati per tutti e modificando il REGOLAMENTO. È un percorso più complesso, ma che può premiare chi consuma con responsabilità.

Il messaggio per i condomini è chiaro: se ti senti penalizzato, non combattere da solo. Porta il tema all’ordine del giorno dell’assemblea, convincendo gli altri con dati e proposte concrete. Solo così si può cambiare davvero. Finché questo non accade, anche con il tuo CONTATORE INDIVIDUALE, continuerai a pagare secondo le regole comuni.

La vita in CONDOMINIO è fatta di compromessi. Non sempre ciò che appare logico sul piano individuale coincide con ciò che è giusto per la collettività. L’acqua è un bene comune, e proprio per questo richiede regole condivise. In fondo, è la stessa logica che tiene insieme l’intero edificio: spese comuni per scale, ascensore, illuminazione. Nessuno può tirarsi indietro, perché senza contributo di tutti nessun servizio funzionerebbe.

Redazione