Quando accendere il barbecue non significa scatenare l’assemblea straordinaria
È una domenica di luglio, ore 12:30. In un tranquillo condominio italiano, qualcuno ha deciso che l’estate non è tale se non c’è odore di salsiccia nell’aria. Un sibilo. Poi un clic. La griglia è accesa.
Alle 12:31, al secondo piano, la signora Scarpellini chiude di scatto tutte le finestre, spalanca la lavandaia e grida: «Che schifo, pare di vivere in un autogrill!».
Ecco: la grigliata perfetta non è solo questione di brace. È un’arte di equilibrio, diplomazia, buon senso… e conoscenza del regolamento condominiale.
🥩 La carne è debole… ma anche il condominio
Che sia un barbecue elettrico da balcone, una griglia a carbonella in giardino, o una plancha con 12 livelli di potenza “anti-fumo” (spoiler: il fumo c’è lo stesso), il vero problema non è cosa cucini. È come, dove, quando e soprattutto: con chi.
📜 Il regolamento (quello vero)
La legge non vieta esplicitamente il barbecue in condominio. Non c’è un divieto generalizzato all’uso della griglia. Ma attenzione:
- Se il regolamento contrattuale lo vieta (quello approvato all’unanimità o incluso negli atti di acquisto), allora non si può fare.
- Se si tratta di regolamento assembleare, può vietarlo a maggioranza ma solo per gli spazi comuni, non per l’uso privato su balconi o terrazzi.
- I Comuni, però, possono emettere ordinanze locali (es. rischio incendi, emissioni), quindi: verificare sempre con l’amministratore e/o il Comune.
In sintesi? Grigliare è tollerato, ma non a ogni costo. E soprattutto: il diritto alla braciola non può violare il diritto all’aria pulita del vicino.
🧠 Il decalogo del grillista condominiale responsabil
1. Avvisa in anticipo
Un biglietto simpatico in bacheca: “Sabato sera – braci e birre nel giardino interno. Se volete unirvi, portate una sedia e una fetta di pane”.
A volte basta l’invito a smorzare ogni polemica.
2. Scegli l’orario giusto
Le grigliate notturne sono per i campeggiatori, non per chi abita in un trilocale con bimbi piccoli. Griglia tra le 12:00 e le 22:00. O meglio: chiedi prima, cuoci dopo.
3. Fumo: il vero nemico
Se usi carbonella o legna, sei già in zona rischio liti. Meglio un barbecue elettrico o a gas. Meno poetico, ma più gestibile.
4. Posizione strategica
Balcone? Solo se non dai direttamente sulle finestre altrui. Giardino comune? Solo con autorizzazione dell’assemblea.
Attenzione anche alle tende da sole del vicino sopra: il grasso che schizza può costare più della costata.
5. Silenzio (relativo) e musica (bassa)
Un po’ di chiacchiere va bene. Il karaoke improvvisato alle 23:00 no. La musica? Volume da “colonna sonora da aperitivo”, non da sagra paesana.
6. Alcol con giudizio
Un paio di birre non fanno male. Ma evitare l’effetto “frat party” aiuterà a mantenere buoni rapporti anche con il condomino più burbero.
7. Differenziata d’acciaio
Chi griglia, pulisce. E separa. La carta sporca colla salsiccia non va nella carta. Sembra ovvio. Non lo è.
I rifiuti organici NON si lasciano nel vano scale.
8. Bambini liberi ma non selvaggi
Grigliata non vuol dire campo estivo autogestito. Se ci sono bambini, bene! Ma sempre sotto supervisione. E mai in zona fuoco.
9. L’amministratore non è un vigile urbano
Se nascono tensioni, evitiamo di chiamare l’amministratore alle 21:30 per dirgli che il signor Pinna ha bruciato la pancetta. Le lamentele si risolvono prima con il dialogo.
10. Una volta l’anno è festa, ogni settimana è abuso
Una grigliata è conviviale. Due, pure. Ma se ogni weekend sei il nuovo “re della brace”, anche i vicini più pacifici si stancheranno. Come dicevano i latini: moderatio in omnibus rebus.
👀 I segnali che la tua grigliata è un successo (anche per i vicini)
- Nessuno ha chiuso le finestre in segno di protesta.
- La signora del terzo è scesa a “rubare” un wurstel.
- Il condomino più introverso ti ha chiesto che spezie usi.
- L’amministratore ha messo il like al tuo post sulla chat condominiale.
🥳 Epilogo: la brace, se condivisa, è più buona
La grigliata è molto più di cibo: è occasione di socialità. Un momento per parlare senza formalità, conoscersi, spegnere tensioni.
Se gestita con buon senso, può diventare la miglior riunione informale dell’anno. Altro che assemblee infuocate (quelle senza griglia, ma con rancori bollenti).
Redazione