L’aria fresca e secca è spesso la chiave per una cantina senza problemi e odori di umidità, ma la convinzione che lasciando sempre la sua finestrella aperta rappresenta una pratica e un’abitudine completamente errata.
Cos’è l’umidità
Ricordiamoci un principio: l’umidità relativa è la quantità di vapore acqueo presente nell’aria rispetto alla quantità massima che l’aria può contenere a una specifica temperatura, quindi quando l’aria si raffredda, la sua capacità di trattenere l’acqua diminuisce e quando si raggiunge il punto di rugiada (tipico delle forti escursioni termiche) il vapore in eccesso si condensa trasformandosi in acqua effettivamente liquida!
Nelle cantine, l’umidità si crea principalmente per tre motivi:
- Infiltrazioni da terra: il “bagnato” risale per capillarità dalle fondazioni (umidità di risalita) o passa attraverso pareti e pavimenti…
- Attività interne: lavatrici, asciugatrici, stenditoi o anche solo il respiro delle persone per molto tempo generano altro vapore acqueo nelll’ambiente.
- Aria esterna: arieggiamento costante non ventilato, questo è fra i punti cruciali. Spesso, l’aria esterna a cui permettiamo l’ingresso con la finestrella della cantina sempre aperta è la seconda grande imputata insieme all’umidità di risalita se la terra non è bene bene lontano dalla pavimentazione
La finestra perennemente socchiusa, ovvero aperta
Molti proprietari, nel tentativo di combattere l’odore di chiuso e l’umidità, commettono l’errore di lasciare una finestra della cantina continuamente socchiusa. Questo approccio è controproducente per gran parte dell’anno, in particolare durante le stagioni e gli orari in cui l’umidità è maggiore e l’aria è troppo fredda o troppo calda.
La regola fondamentale da comprendere è che non tutte le ore del giorno, non tutti i giorni e non tutte le stagioni sono adatte per arieggiare e che oltretutto arieggiare non è mai sufficiente o realmente utile se non si creano correnti d’aria ben più forti.
Due formule facili da ricordare
La tua cantina potrebbe stare molto vicino a dei tubi del riscaldamento oppure essere in un luogo molto freddo, quindi:
Aria esterna calda + Cantina fredda = condensa (più umidità)
Aia esterna fredda + cantina calda = condensa (più umidità)
Il secondo male che si può fare a un ambiente, qualsiasi esso sia è abbattere spesso la sua temperatura repentinamente, recargli forti sbalzi termici.
Hai per caso fatto caso se ci sono delle sbriciolature all’intonaco nella tua cantina? Se ci sono probabilmente da tempo le tue cose in cantina hanno già preso un odore di muffa duro a morire!
Le cantine non sono un luogo in cui si possano tenere indumenti, scarpe e carta per tanto tempo, come se fossero ambienti riscaldati e vissuti, quindi se si vuole adibirle ad armadi, si deve prendere in considerazione di dotarle di riscaldamento a muro/calorifero. Non va bene neanche la pompa di calore.
Inoltre, in merito all’aerazione, il ricambio d’aria deve essere rapido (non prolungato) e massivo e pure fatto solo quando le condizioni termiche e igrometriche (di umidità) esterne sono favorevoli, se no piuttosto si lasci chiuso (se siamo in autunno, inverno e prima primavera).
L’umidità di risalita
Un locale interrato o seminterrato si troverà per forza di cose vicino alla terra, se non sono state fatte delle fondamenta eccellenti…, quindi nel caso questo fenomeno sia già stato osservato tramite fioriture verdi/ muffe sui muri dal basso (altezza pavimento o battiscopa) verso l’alto si è di fronte a tre problematiche:
- bonifica del muro e valutazione della bonifica del pavimento ed ulteriore elevazione dello stesso per poter parlare di un futuro migliore per il locale
- l’umidità di risalita che proviene dalla terra è un fenomeno elettrico e da un punto di vista anche elettrico andrebbe affrontato, placato
- rivalutare tutta la “gestione termica” del locale, fra cui l’isolamento, secondo logica e nuove pratiche di gestione
Sara Janecek